Come scegliere un consulente finanziario

Scegliere un consulente finanziario può rivelarsi un compito più arduo del previsto. Infatti, nonostante l’importanza di questa figura, non sono in molti a sapere esattamente come valutare il professionista che si ha di fronte e come fare a capire se sia serio, affidabile e adeguato alla propria situazione specifica.

Il giusto consulente finanziario è quello capace di inquadrare rapidamente i bisogni del cliente, ma anche di ispirare fiducia e un senso di sicurezza. Comprendendo al meglio il carattere e le esigenze di chi si rivolge a lui, un buon consulente finanziario dovrebbe essere in grado di supportare gli investimenti e dare i giusti consigli finanziari, quelli più adatti ad ogni singolo investitore. C’è da dire, però, che queste qualità non sono sufficienti.

Un professionista serio, infatti, deve essere iscritto all’albo e deve essere sempre disponibile a fornire le proprie credenziali al potenziale cliente. Inoltre, un consulente finanziario esperto e capace nel proprio lavoro dovrebbe essere in possesso delle certificazioni rilasciate dalle associazioni e gli enti riconosciuti, come per esempio l’EFPA (European Financial Planning Association) oppure l’ANASF (Associazione Nazionale Consulenti Finanziari). Prima di scegliere un consulente finanziario, quindi, bisognerebbe sincerarsi che il professionista prescelto detenga le giuste qualifiche.

Cosa fa un consulente finanziario

Quella del consulente finanziario è una figura professionale che offre consigli e consulenze relative a piani di investimento. Un bravo professionista del settore di solito è anche un esperto di mercati e prodotti finanziari offerti da istituti di credito, banche o società di intermediazione. Grazie alla sua conoscenza approfondita, è in grado di guidare il cliente aiutandolo a prendere decisioni e a raggiungere gli obiettivi finanziari prefissati.

Un’altra competenza fondamentale di un consulente finanziario è quella giuridica. Seppure non sia necessario che il professionista conosca perfettamente la legge nei più disparati ambiti, è importante che egli sappia destreggiarsi tra cavilli legali e aspetti fiscali legati alla finanzia e agli investimenti. In questo modo sarà in grado di dare buoni consigli ai clienti e di indirizzarli, evitando che commettano errori grossolani e che incappino in problemi con la giustizia.

Questa figura professionale quindi, oltre ad aiutare il cliente a far fruttare i risparmi e a garantirsi un futuro sicuro, si occupa anche degli aspetti amministrativi e burocratici legati alla gestione patrimoniale. Infatti, un consulente finanziario è in grado di stilare la documentazione necessaria per le operazioni finanziarie, per i prestiti e per gli investimenti.

Il professionista di solito offre consulenze personalizzate e, dopo aver raccolto le giuste informazioni e aver inquadrato al meglio il cliente, propone un piano finanziario dettagliato. In questo modo cerca di massimizzare il profitto studiando la strategia più adatta ad ogni singolo investitore. Per fare ciò, il consulente valuta i fattori di rischio e, rispettando il profilo caratteriale e psicologico del cliente, propone gli strumenti finanziari più adeguati alla situazione.

Quali caratteristiche ricercare in un consulente finanziario

Le caratteristiche da ricercare in un consulente finanziario sono quelle che garantiscono competenza e professionalità. Per questo motivo è bene evitare i finti esperti che spesso danno l’impressione di voler carpire a tutti i costi la fiducia del potenziale cliente. È molto meglio preferire un professionista dall’atteggiamento pacato, cordiale e serio diffidando di quelli troppo appariscenti o insistenti.

Inoltre, come si è già accennato, bisogna assicurarsi che il consulente finanziario sia iscritto regolarmente all’albo professionale. Per potervi accedere ed esservi registrati, si deve superare una prova valutativa. L’iscrizione all’albo, quindi, garantisce il possesso dei titoli di base e delle competenza necessarie per svolgere questo lavoro. Esiste, naturalmente, un organismo preposto alla vigilanza sull’albo, ovvero l’Ocf. Questa associazione senza scopo di lucro controlla che gli iscritti siano davvero detentori di conoscenze, valori etici e capacità di giudizio, tutte qualità necessarie a un professionista che si rispetti.

Un’altra caratteristica necessaria a un buon consulente finanziario è senza dubbio la capacità empatica e comunicativa. Infatti, non basta aver appreso le giuste nozioni e aver fatto propri i concetti di base della finanza. Un consulente deve essere in grado di mettersi nei panni del cliente, di capirne le esigenze e di entrare in risonanza con il suo mondo e con i suoi desideri. Per sviluppare un piano finanziario cucito su misura dell’investitore, il professionista deve possedere una capacità intuitiva che gli permetta di inquadrare al meglio la situazione e adottare la giusta strategia.

Un’altra credenziale importante da tenere in considerazione è la reputazione. Infatti, quando ci si chiede quali caratteristiche ricercare in un consulente finanziario, si dovrebbe tenere presente che chi lavora bene nel corso degli anni quasi sempre riesce a suscitare negli altri un senso di fiducia e di stima. In tal modo pian piano il suo nome sarà sempre più legato a una reputazione che, seppur non sia sempre una garanzia di successo, può rappresentare un indicatore importante quando si deve scegliere un consulente finanziario.

Come viene pagato il consulente finanziario

Non tutti i consulenti finanziari vengono pagati allo stesso modo. Infatti, a seconda delle specifiche condizioni lavorative e del contesto in cui opera, un consulente guadagna con modalità diverse. Esistono professionisti pagati direttamente dal cliente e altri che invece non guadagnano a parcella, ma che ricevono la busta paga da istituti e società finanziarie.

Per prima cosa bisogna tenere presente che è possibile dividere i consulenti finanziari in 2 categorie, quelli dipendenti e quelli indipendenti. Il professionista dipendente è quello affiliato a una società di consulenza, come per esempio banche o istituti di credito. Il consulente indipendente invece è libero da qualsiasi vincolo con società finanziarie e lavora come libero professionista, pur essendo regolarmente iscritto all’albo.

I consulenti finanziari dipendenti in genere guadagnano per commissione, ovvero vengono pagati dalla società ogni qual volta riescono a vendere un prodotto finanziario. Il vantaggio di questo tipo di professionista consiste nel fatto che non maneggia direttamente i risparmi del cliente e, inoltre, l’istituto per il quale lavora si fa garante delle sue credenziali e competenze. Lo svantaggio, come si può intuire, consiste in un possibile confitto di interessi e nel rischio di parzialità.

Un consulente finanziario indipendente, invece, nella maggioranza dei casi guadagna solo a parcella. Quindi, il cliente paga una quota prefissata direttamente al professionista per ogni consulenza. Per via del fatto che non riceve remunerazione dalle società che creano i prodotti finanziari, un consulente indipendente è più libero di consigliare qualsiasi tipo di prodotto o di piano finanziario, assecondando soltanto le esigenze del cliente.

Esistono anche consulenti finanziari legati a società e banche che, oltre ad essere pagati a commissione, ricevono una parcella sul patrimonio investito. Questo tipo di pagamento misto, comunque, è ancora poco diffuso in Italia.

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